Approccio omico per una strategia terapeutica dell’Intestino Irritabile

La strategia terapeutica dell’Intestino Irritabile (IBS) non può più essere standard basata su una diagnosi di patologia ma personalizzata sulla base della valutazione della specifica alterazione del microbiota del singolo individuo e della sua dieta…..

L’IBS è un insieme di sintomi (principalmente dolore /discomfort addominale cronico e alterazione dell’alvo non dovuti a cause organiche ma anche gonfiore addominale) che interessa almeno il 5% della popolazione italiana e oltre il 10% di quella negli Stati Uniti, prevalentemente nel sesso femminile.

Un approccio standard (antispastici e fermenti lattici + ev ansiolitici ) non dà risultati apprezzabili nel lungo termine.

Come dimostrato da un recente studio sulla rivista Microbiome, che si può consultare in originale (vedi link sotto), è stato dimostrato che l’IBS è caratterizzata da una firma microbica multi-omica che indica una maggiore capacità di utilizzare carboidrati fermentabili – coerente con il beneficio clinico delle diete Low Fodmap che limitano questa fonte di energia – che include anche molteplici metaboliti e vie metaboliche precedentemente non riconosciuti. Questi risultati supportano la necessità per una gestione ottimale dei sintomi di un approccio integrato personalizzato e approfondito delle ipersensibilità alimentari (allergie, intolleranze e malassorbimenti- test eseguibili presso Digeest) insieme ad un approfondita analisi della singola funzione microbica per studiare il microbioma nell’IBS e identificare nuovi bersagli terapeutici (analisi metagenomica del microbiota – Gut test eseguibile presso Digeest) correlati al microbioma .

(Jacobs et al. Microbiome (2023) 11:5)